Sezione Archeologica
Iscrizione funeraria posta da Publius Gabinius Urbanus per sé, per il fratello Publius Gabinius Aptus e per altri membri della famiglia, tra cui probabilmente il figlioletto Proculo che visse solo quattro anni. Segni di interpunzione triangolari. P(ublius) Gabinius Urbanus / fecit sibi et / P(ublio) Gabinio Apto fratri et / Publiliae Naidi coniugi et / P(ublio) Gabinio Proculo vix(it) a(nnos) IIII / libertis libertabus / posterisq(ue) eorum. In f(ronte) p(edes) VIIII / in a(gro) p(edes) VII. Il campo epigrafico è delimitato da cornice con gola e listello. L’iscrizione proviene da Roma, da Vigna Cicchi (tra Arco di Costantino e Spetizonium), dove la vide lo Smetius. I Sonanzi la portarono a Rieti inseme ad altre iscrizioni urbane.