Sezione Archeologica
Iscrizione funeraria posta da Publius Gabinius Urbanus per sé, per il fratello Publius Gabinius Aptus e per altri membri della famiglia, tra cui probabilmente il figlioletto Proculo che visse solo quattro anni. Segni di interpunzione triangolari. P(ublius) Gabinius Urbanus / fecit sibi et / P(ublio) Gabinio Apto fratri et / Publiliae Naidi coniugi et / P(ublio) Gabinio Proculo vix(it) a(nnos) IIII / libertis libertabus / posterisq(ue) eorum. In f(ronte) p(edes) VIIII / in a(gro) p(edes) VII. Il campo epigrafico è delimitato da cornice con gola e listello. L’iscrizione proviene da Roma, da Vigna Cicchi (tra Arco di Costantino e Spetizonium), dove la vide lo Smetius. I Sonanzi la portarono a Rieti inseme ad altre iscrizioni urbane.
N° Inventario MCR_00082_AR
N° NCTN 12/00629378
DatazioneI sec. d.C.
Materia e Tecnica Marmo proconnesio, scalpellatura e incisione
Misure h. cm 31; largh. cm 40,8; spess. cm 6,5; h lettere: righe 1-6 cm 2, riga 7 cm 1,5, riga 8 cm 1
Provenienza Roma, fra Arco di Costantino e Settizonio (Vigna Cicchi)
CollocazioneSala 2
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