Stele funeraria di Sextus Vettulenus Marcianus

Museo Civico di Rieti
Sezione Archeologica

Lastra sepolcrale con frontone ed acroteri laterali, con iscrizione funeraria posta da Sextia Victoria al marito Sextius Vettulenus Marcianus, morto all’età di 48 anni, 8 mesi e 7 giorni; la moglie ci informa di aver vissuto con il marito per venti anni; al centro del frontone è in bassorilievo una patera (piattello rituale) tra le lettere D e M. Il simbolo dell’ascia è inciso nella sesta riga dopo VII : D(is) [patera] M(anibus) / Sex(to) Vettuleno / Sex(ti) fil(io) Marciano / qui vixit annis XL-/VIII mens(ibus) VIII dieb(us) / VII [ascia] /Sextia Victoria /marita cum quo /vixit annis XX /coniugi dulcis-/simo et pienti-/ssimo fe[cit] – Il simbolo dell’ascia è molto comune nelle iscrizioni funerarie dell’Occidente romano, dalla seconda metà del I secolo d.C. sino al periodo cristiano, con maggiore diffusione nel II sec. d.C. in iscrizioni di individui per lo più di bassa condizione sociale. Il simbolo viene interpretato in maniera molto diversa e si presta a diverse chiavi di lettura (letterale, giuridico, rituale, simbolico).

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