Lastra con dedica a M. Vipsanius Agrippa in calcare

Museo Civico di Rieti
Sezione Archeologica

L’epigrafe è frammentaria a sinistra. L’iscrizione costituisce un documento per la durata della praefectura a Reate. I termini per la datazione si riferiscono alla menzione del terzo consolato di Agrippa (27 a.C.) e dalla mancanza del riferimento alla tribunicia potestas (attribuitagli nel 18 a.C.). Agrippa, genero e luogotenente di Augusto, ricoprì il terzo consolato insieme all’imperatore. Qui compare come Patrono della città di Rieti (ancora prefettura e non ancora municipio). Il patronato da un lato riflette il desiderio delle popolazioni di mettersi sotto la protezione di un uomo legato all’imperatore, dall’altro testimonia l’uso fattone da Augusto per avvicinare le amministrazioni locali. Agrippa fu patrono di molti centri soprattutto nell’Italia centrale e meridionale. [M(arco) Agr]ippai L(uci) F(ilio) /co(n)s(uli) tert(ium) / [pr]aefectur(a) Reatina /patrono. Si notino al T longa, la legatura I e N nella parola REATIN, la forma Agrippai in luogo di Agrippae. Segni di interpunzione triangolari. Dell’iscrizione, probabilmente affissa ad una base di statua, esiste un calco al Museo della Civiltà Romana.

error: Content is protected !!